10 settembre 1993; la Fox trasmette la prima puntata della serie televisiva X-Files.

La scena del primo incontro, tra Fox Mulder e Dana Schully, avviene nell'ufficio, (uno scantinato), dove è stato relegato l'agente Mulder per indagare i cosidetti X-Files, ovvero, casi che sembrano inspiegabili e di supposta natura soprannaturale. Quando l'agente speciale Schully entra nell'ufficio; la camera si sofferma ad inquadrare un grande poster, raffigurante un disco volante con sotto l'oramai iconica scritta: "I want to believe". Questa frase non rappresenta un qualcosa di insignificante, aggiunta alla scenografia per riempire la parete; in questa frase si percepisce tutta la complessa personalità del personaggio.

L'ideatore Chris Carter in una intervista spiega bene il significato: «Fin dal primo episodio si vede questo poster con la nave spaziale che dice I WANT TO BELIEVE e quello è veramente il mantra di Mulder. Lui non crede, lui vuole credere, vuole trovare il motivo per credere.» I WANT TO BELIEVE quindi, non significa “potrei crederci se ci fossero a mia disposizione delle prove sufficienti” e non significa neanche che ci credo e basta data l’ovvietà. Quella scelta verbale è precisa e indica una volontà ad addentrarsi nelle esperienze e metterle completamente in discussione, compresa la percezione del reale. Un assioma fondamentale per uno che nella vita vuole incontrare gli alieni. Mulder è Colui che riceve le intuizioni e senza preoccuparsi della razionalità o loro credibilità cerca di metterle insieme per trarne un disegno coerente, conciliarle con il mondo, insomma dare loro una forma, possibilmente compatibile con la realtà tangibile a cui è abituato.>>

Una frase celebre citata nel corso della serie, racchiude bene il concetto: “Gli uomini desiderano i miracoli così disperatamente da vedere ciò che vogliono vedere.” (stagione 1, episodio 18, 'Miracle Man')

Il partner che l'FBI gli associa per spiarlo; viceversa è totalmente scettico, razionale oltre ogni misura. La voce della scienza e del metodo scientifico. Medico patologo non crede a nulla se non è supportato da prove certe.

In una figura così razionale, quasi a voler spiazzare lo spettatore, si nota una dissonanza: una catenina con crocifisso, simbolo della sua fede cristiana. La figura dell'agente Dana Scully, in virtù di questa apparente contraddizione, verrà delineata meglio in un prossimo post.

Da un punto di vista metaforico le due figure, complementari tra loro, possono rimandare ai due meccanismi fondamentali della mente umana. Da una parte il pensiero istintivo, magico, dall'altra quello razionale, logico, scientifico. Meccanismi che Kahneman ha esposto nel suo saggio, - Pensieri lenti e veloci - e che denominerà: sistema 1 e sistema 2.

In questo blog cercheremo di indagare, al pari dei due agenti, quella tipologia di fenomeni che vengono classificati come paranormali. La nostra sarà una ricerca equilibrata, non sensazionalistica, mai acchiappa like. Insomma, parafrasando una frase di Piero Angela; questo non è un blog per chi vuole credere, ma per chi vuole capire!


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